Benessere olistico
di Eloise Lonobile

MASSAGGI PROFESSIONALI a PISA
& TECNICHE DI MEDICINA CINESE

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Gli Oli Essenziali nel massaggio

Gli Oli Essenziali amplificano i benefici del massaggio grazie alle proprietà purissime dei loro componenti

Con un supplemento di 10 Euro è possibile personalizzare il massaggio con l'utilizzo di un olio aromatizzato (Olio di Mandorle Dolci + Oli Essenziali in miscela, ciascuno di elevata qualità, chemiotipizzato e proveniente da aziende certificate).
La miscela sarà scelta per amplificare i benefici del massaggio in base all'effetto desiderato:

• un effetto rilassante per il sistema nervoso centrale
• un effetto decontratturante per la muscolatura rigida e contratta
• un effetto riscaldante per problematiche di origine reumatica o "da freddo"
• un effetto drenante per ristagni del tessuto connettivo o dei tessuti adiposi

Perché usare gli Oli Essenziali nel Massaggio?

Gli Oli Essenziali sono composti naturali di origine vegetale ottenuti per distillazione o per spremitura da materiale dotato di aromi, del quale conservano caratteristiche quali sapore e odore.

Fin dall'antichità l'uomo ha saputo distinguere tra le piante quali fossero velenose per lui e quali invece importanti alleati per la sua salute. Usandole e annusandole, percependone gli aromi anche quando bruciate sul fuoco, l'uomo ha sviluppato con loro un rapporto stretto e le ha rese parti fondamentali della sua vita quotidiana, integrandole nel cibo, nelle bevande, nei suoi ambienti, nelle sue pratiche della salute e persino nei suoi riti di magia e in quelli religiosi, sancendo così un rapporto strettissimo destinato a durare fino ad oggi.

Gli Oli Essenziali possono quindi essere impiegati con diffusori o umidificatori, oppure come oli profumati per il corpo, come repellenti per gli insetti, o ancora come prodotti per la cura della casa, per esempio per deodorare il bagno o come additivo per i detergenti domestici. Opportunamente selezionati e spesso diluiti in una sostanza di base come l'acqua o un olio vettore, vengono usati anche nell'aromaterapia, un ramo della fitoterapia che utilizza appunto gli Oli Essenziali per le loro proprietà curative e il mantenimento del benessere.

Usati in modo sapiente e accorto e diluiti in un olio vettore particolarmente adatto, gli Oli Essenziali penetrano nei nostri tessuti attraverso la pelle.

«Tutti gli Oli Essenziali hanno una tale affinità per la pelle (data dalla piccolezza della molecola) che sono sufficienti pochi minuti perché vengano assorbiti e diffusi nella microcircolazione periferica, per poi ritrovarsi nella circolazione sanguigna generale»*.

Sono nutrienti che arrivano così fino alle membrane cellulari e combattono virus e batteri, oltre ad avere specifiche proprietà in base alla propria essenza. Hanno inoltre il fortissimo potere di stimolare l’Amigdala, che si trova nel nostro cervello ed è il CUORE DELLE EMOZIONI: è infatti collegata al sistema olfattivo e agisce in maniera inconscia portando beneficio e immagazzinando ricordi.

La moderna PNEI ha definitivamente dimostrato quanto lo stato di salute dell'individuo sia strettamente correlato ai meccanismi fisiologici innescati nell'individuo a livello endocrino e biologico, e in questo senso «gli Oli Essenziali si comportano come dei modulatori di terreno, che fa capo al sistema psico-neuro-endocrino-immunologico»*.

Ma cos'è il "terreno" e come può la pianta essere d'aiuto?

Ciascun individuo si caratterizza per un insieme particolare di funzioni fisiologiche che ricadono sotto il controllo del sistema neurovegetativo "involontario", per lo più orto e parasimpatico (condizionati da adrenalina e noradrenalina il primo, e da acetilcolina il secondo). In questo ambito la pianta, carica di informazione energetica (grazie al comportamento elettrico delle sue molecole), funziona come equilibrante del tono simpatico o parasimpatico, quindi come acceleratore o freno, esattamente come qualsiasi sostanza adattogena: «Si tratta di un fattore in grado di provocare minimi cambiamenti delle funzioni fisiologiche dell'organismo e dotato però di azione normalizzante aspecifica e indipendente dalla direzione dello stato patologico» (Brekhman e Dardymov).

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